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Cambio destinazione d’uso Roma: costi e normativa

I requisiti per il cambio della destinazione d’uso

Per effettuare il cambio destinazione d’uso bisogna verificare cosa prevede il Piano Regolatore approvato dal Comune di Roma. In urbanistica il cambio della destinazione di un immobile consiste nella modifica delle sue finalità d’impiego. Ci sono sette destinazioni d’uso possibili, che vanno da quella residenziale a quella commerciale al dettaglio e a quella turistico-ricettiva. Se in un immobile sono presenti più destinazioni d’uso si utilizza quella prevalente dal punto di vista della metratura.

Nel caso in cui non siano previsti limiti nella zona dove sorge l’immobile si può procedere con l’iter burocratico. Il nostro studio di architettura si occupa di tutte le pratiche per ottenere il cambio di destinazione d’uso nei seguenti quartieri del comune di Roma:

  • Tor di Quinto
  • Tomba di Nerone
  • Farnesina
  • Giustiniana
  • La Storta
  • Santa Cornelia
  • Labaro
  • Cesano
  • Parioli
  • Flaminio
  • Salario
  • Trieste
  • Nomentano
  • Ottavia
  • Santa Maria della Pietà
  • Trionfale
  • Castelluccia
  • Monte Sacro
  • Monte Sacro Alto
  • Serpentara
  • Bufalotta

Cambio destinazione d’uso senza opere: cos’è e come fare per richiederlo?

cambio destinazione d'uso romaInnanzitutto è bene distinguere tra il cambio di destinazione che necessita di opere edilizie oppure che può essere effettuato senza modifiche strutturali del fabbricato. Nel primo caso diventa necessario richiedere il Permesso di Costruire, mentre nel secondo si presenta la Denuncia di Inizio Attività (DIA) oppure la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). La decisione dipende da quanto previsto dalla normativa dell’ente locale. Bisogna richiedere l’autorizzazione dell’assemblea condominiale e verificare quanto previsto dal regolamento condominiale se l’immobile oggetto dell’intervento si trova in un condominio. Infine è fondamentale tenere a mente che in base al Decreto Sblocca Italia il cambio della destinazione d’uso risulta essere sempre possibile l’intervento all’interno delle stesse categorie funzionali. Sono quattro, cioè quella residenziale e turistico-ricettiva, quella rurale, quella commerciale e quella produttiva e direzionale.

Come fare il cambio della destinazione d’uso a Roma

Il cambio di destinazione d’uso viene effettuato quando si mette in atto un intervento di risanamento conservativo, restauro edilizio oppure di ristrutturazione di un immobile. Se il passaggio avviene all’interno della stessa categoria funzionale, basta richiedere la DIA o la SCIA; in caso contrario si richiede il Permesso di Costruire. Quando l’immobile passa da una categoria autonoma dal punto di vista funzionale e da quello urbanistico a un’altra si verifica una trasformazione del carico urbanistico.

Bisogna tenere a mente che il cambio d’uso interessa sia l’aspetto urbanistico che quello catastale. Di conseguenza, una volta terminati i lavori, è necessario richiedere l’aggiornamento catastale inviando una comunicazione di variazione all’ufficio preposto. Infine si presenta la domanda per il rilascio del Certificato di Abitabilità all’ufficio competente, allegando al modulo la documentazione prevista. Tra questi si ricordano il certificato energetico APE e l’attestazione di conformità degli impianti.

Gli architetti del nostro studio, inoltre, si occupano delle pratiche relative al cambio di destinazione d’uso nei comuni di:

  • Campagnano
  • Formello
  • Bracciano
  • Anguillara Sabazia
  • Trevignano Romano
  • Mazzano Romano
  • Fiano Romano
  • Manziana
  • Magliano Romano
  • Morlupo
  • Rignano Flaminio
  • Riano
  • Sacrofano

Cambio destinazione d’uso Roma costi

Quanto costa il cambio della destinazione d’uso?

Il primo passo da fare per effettuare il cambio della destinazione d’uso di un immobile consiste nel ricercare la documentazione relativa agli atti amministrativi negli archivi comunali per verificare la regolarità urbanistica. Si tratta della base dalla quale sviluppare il progetto. Occorre fare richiesta di visura delle pratiche e per ottimizzare i tempi e le modalità si consiglia di affidare anche questo incarico all’architetto oppure al professionista che deve realizzare gli elaborati tecnici. L’architetto si occuperà anche della rilevazione dell’unità immobiliare e di verificare i requisiti igienico-sanitari e la certificazione degli impianti. Si tratta di documenti necessari per la presentazione della pratica urbanistica. I costi per il cambio della destinazione d’uso dipendono dall’entità dei lavori da realizzare, dagli oneri di urbanizzazione e dalla parcella dell’architetto o del geometra che si occupa della parte tecnica.

Se non si aumenta il carico urbanistico, gli oneri di urbanizzazione sono pari a zero. Bisogna sempre tenere a mente che le spese per gli interventi e per il rilascio dei titoli abilitativi variano in base al Comune competente, per cui non è detto che gli stessi costi sostenuti per il cambio di destinazione in un altro comuni siano gli stessi richiesti dal comune di Roma. Un cambio all’interno della stessa categoria è meno caro.

Sommario
Tipologia di servizio
Cambio destinazione d'uso
Località
Roma
Descrizione servizio
Pratiche per il cambio di destinazione d'uso immobili.
cambio destinazione d'uso requisiti
Cambio destinazione d’uso Roma: costi e normativa
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